La Prima scalata del Gran Sasso nel 1563 anzichè il 1573.
Nel mondo dell’alpinismo e della storia delle montagne, ogni conquista rappresenta un capitolo importante nella narrazione dell’umanità. E sebbene molti ricordino il capitano Francesco De Marchi come il pioniere che per primo conquistò la vetta più alta degli Appennini, con la prima scalata del Gran Sasso, una nuova pubblicazione accende i riflettori su un dettaglio cruciale: la data dell’impresa, 1573 o 1563?
La scoperta del Professor Dolcini
Il professor Carlo Dolcini, già ordinario di storia medievale dell’Università di Bologna, ha gettato nuova luce su questa vicenda attraverso la sua opera “La prima salita del Gran Sasso. La vera data (1563)”. Basandosi su argomenti testuali e paleografici, Dolcini retrodata l’evento di dieci anni rispetto alla data tradizionalmente accettata.
Il ruolo della datazione
Secondo le ricerche di Dolcini, il Grande Corno fu scalato nel 1563 e non nel 1573, come comunemente creduto. La sua teoria si fonda su una serie di prove testuali e paleografiche che sottolineano un banale errore di distrazione da parte dello stesso De Marchi.
La controversia dell’errore di Marchi
Sembrerebbe che De Marchi, nel redigere il resoconto della sua scalata epica, abbia commesso un semplice errore di datazione scrivendo 1573. Successivamente, con un tratto di penna ambiguo e probabilmente non completamente chiaro, corresse il suo errore, prima scalata Gran Sasso 1563, ma lasciando spazio all’interpretazione.
Un dibattito accademico
La questione della vera data della prima scalata del Gran Sasso diviene, quindi, oggetto di dibattito accademico. Per discutere questa interessante scoperta, è previsto un evento di grande risonanza.
La conferenza all’Archiginnasio di Bologna
L’evento avrà luogo il prossimo 22 febbraio alle 17.30 presso l’Archiginnasio di Bologna, una cornice prestigiosa che farà da scenario per un confronto di idee tra esperti del settore. Oltre al professor Dolcini, sarà presente il geografo Franco Farinelli, professore emerito dell’Alma Mater Studiorum.
Questa nuova interpretazione della storia della prima scalata del Gran Sasso apre un interessante dibattito accademico, mettendo in discussione le certezze consolidate e invitando a una riflessione critica sui documenti storici e le loro interpretazioni. La scoperta del professor Dolcini rappresenta un importante contributo alla conoscenza delle nostre montagne e delle gesta che le hanno rese leggendarie.