Quella corsa sotto la Volpi
CHIETI – Quella corsa sotto la Volpi, dopo il gol che è valso la vittoria contro il Castelfidardo. Quanto basta per capire cosa è capace di trasmetterti una piazza come quella di Chieti. Gabriele Gibilterra vuole farsi trascinare dall’entusiasmo del popolo neroverde.
La scelta di Chieti
Già, perché con l’avvento della nuova proprietà adesso c’è una città intera che sogna. Ma lui ha scelto Chieti in estate, quando a volerlo fu la vecchia proprietà guidata da Daniele Ferro. Già in fase di precampionato l’esterno classe 2000 aveva stupito tutti per la sua rapidità e per la sua capacità di saltare l’uomo. Del resto lui è cresciuto nelle giovanili del Genoa, arrivando fino all’under 19 dei grifoni. Poi esperienze a Foggia in D e in C alla Lucchese.
Esterno d’attacco
Quest’anno il 4-3-3 di Ignoffo sta esaltando le sue caratteristiche. Il tecnico infatti chiede spesso ai suoi esterni di tagliare dentro l’area, sfruttando il grande lavoro di Ameth Fall. E Gibilterra era andato a segno già nella prima giornata ad Avezzano. Le reti realizzate dal giocatore ligure per adesso sono così due.
Verso la trasferta di Sora
Ultimamente Gibilterra sta trovando spazio soprattutto subentrando dalla panchina, come successo domenica scorsa contro il Termoli. Ma davanti a lui ci sono giocatori del calibro di Tourè e di Ceccarelli. Domenica trasferta a Sora, con il Chieti primo in classifica in coabitazione con Teramo e Samb. Un campionato che si prospetta sempre più combattuto. E Gibilterra ha tanta voglia di continuare a far sognare i tifosi neroverdi.
Perché hai scelto proprio il Chieti questa estate?
«Diciamo che è nato tutto un po’ per caso. Il mio procuratore era con il direttore Ciccone e mi ha chiamato questa estate. Io ho detto subito di sì. Non c’è stata trattativa, è stata una cosa lampo».
Che impressione hai avuto di questa piazza e dei tifosi neroverdi?
«Quando siamo partiti in ritiro la squadra era ancora da formare. Eravamo tutti giovani. Poi ho capito tanto nella prima amichevole contro il Penne, con duemila persone allo stadio. Lì ho capito che la piazza era calda ed ero molto contento».
Sei stato subito decisivo, con un gol ad Avezzano. Poi una rete che è valsa i tre punti contro il Castelfidardo all’Angelini, con quella corsa sotto la Volpi. Cosa hai provato in quel momento?
«Una sensazione straordinaria. Poche volte mi è capitato di segnare sotto una curva così. Mi era capitato a Foggia contro il Nardò. Ma questa volta l’ho sentito maggiormente, mi è venuto spontaneo andare sotto la curva e togliermi la maglia. Ed è stato un senso di liberazione».
Spesso sei subentrato nel corso del secondo tempo, come successo anche domenica scorsa contro il Termoli. In cuor tuo, visto il buon avvio di stagione non pensavi di poter trovare più spazio?
«La squadra era ancora da formare prima dell’ingresso della Virgo. All’inizio pensavo di avere più spazio, ma poi sono arrivati giocatori di categoria superiore e quello mi ha tolto spazio. Ma devo continuare così ed essere determinante anche entrando nel secondo tempo».
A livello tattico, il 4-3-3 di Ignoffo esalta le tue caratteristiche. Cosa ti chiede maggiormente il mister?
«Il mister a noi esterni chiede di dimostrare il nostro valore negli ultimi venti metri. Di essere decisivi perché abbiamo le qualità per farlo».
Quali sono secondo te le vostre rivali più accreditate per la vittoria finale?
«Ad oggi è ancora presto per stilare una classifica. Alla fine come nome dico la Samb. È una delle favorite insieme a noi e all’Aquila. Ma c’è anche l’Ancona, che è partita a rilento. E il Teramo».
Vi aspetta la trasferta di Sora, come state preparando questa partita?
«Le partite le prepariamo allo stesso modo. Il mister già dal mercoledì ci fa capire che partita andremo ad affrontare. Quella di domenica sarà una partita difficile, su di un campo non facile. Il Sora ha cambiato anche allenatore. Andare lì a far punti è importante».
Si sta creando un grande gruppo. Quali sono i compagni con cui hai maggiormente legato?
«Il gruppo è fondamentale per arrivare a grandi obiettivi. Io sono in un grandissimo gruppo. In particolare ho legato con Di Paolantonio e Ameth Fall, anche perché viaggio con loro in macchina. Ma mi trovo bene con tutta la squadra».
31-10-2024 Daniele Rossi