Scopri l’inaugurazione delle Acquasantiere a Città Sant’Angelo, un progetto di recupero che valorizza le fontanelle storiche locali.
Recupero delle Acquasantiere a Città Sant’Angelo
La nascita del progetto Acquesantiere
Attraverso una specifica ricognizione fotografica, che testimonia un abbandono abbastanza diffuso, nasce per l’Associazione Italia Nostra di Città Sant’Angelo la necessità di recuperare e valorizzare alcune delle principali fontanelle presenti nel Centro Storico della Città, che il progetto rinomina “ Acquesantiere ”. Il cambiamento climatico e la scarsità d’acqua che affligge intere popolazioni, ci ha spinti a lanciare un messaggio: accostandoti alla Fontanella ricorda che l’acqua e’ un dono prezioso e fonte di vita! Il valore simbolico delle “acquesantiere” quindi, deve assumere il ruolo di un monito, al fine lasciare a chi verra’ dopo di noi un minimo di speranza e di Vita. L’Acqua e’ “una e chiara” e non ha un plurale. La licenza grammaticale e’ voluta, al fine non confondere l’Acqua Santa con l’acqua bene comune.
Presidente Italia Nostra Città Sant’Angelo Gabriella Valentini
L’Evento: Celebrazione della Storia e della Tradizione
Sabato 15 febbraio 2024 alle ore 11, nel Centro Storico di Città Sant’Angelo, sotto la torre della Cattedrale di San Michele Arcangelo, si terrà l’inaugurazione delle Acquasantiere. La cerimonia inizierà con la benedizione del parroco e vedrà la partecipazione della comunità locale e degli appassionati di arte e storia. Inoltre, questo evento rappresenta un’importante occasione per riscoprire il valore dell’acqua, elemento vitale per la popolazione angolana.
L’Acqua nella Storia di Città Sant’Angelo
L’acqua ha sempre avuto un ruolo fondamentale per gli abitanti di Città Sant’Angelo, specialmente per chi risiedeva sulla collina dove oggi sorge il centro storico. Fino alla seconda metà del ‘900, l’accesso all’acqua potabile era limitato, costringendo le famiglie a rifornirsi presso le fonti sorgive come la Fonte Canale e la Fonte Coppa. Di conseguenza, queste fontanelle divennero luoghi di aggregazione, dove le donne del paese trasportavano l’acqua con le tradizionali conche sulla testa.
Le famiglie più abbienti possedevano pozzi privati nei propri cortili, mentre il resto della popolazione si approvvigionava presso le ruve acquario, strutture urbane che distribuivano l’acqua nel tessuto cittadino. Per contrastare la carenza d’acqua, Città Sant’Angelo si dotò di una grande cisterna pubblica, il cisternone, progettato dall’Ing. Antonio Liberi e ancora oggi situato sotto il giardino comunale. Quest’opera ingegneristica garantì per lungo tempo l’approvvigionamento idrico, rappresentando una soluzione fondamentale per la comunità.
Il Progetto delle Acquasantiere: Recupero e Valorizzazione
Il progetto delle Acquasantiere nasce con l’obiettivo di recuperare e valorizzare le fontanelle storiche del territorio. Infatti, attraverso interventi di muratura, idraulica e arredo urbano, il progetto ha permesso di restituire alla comunità un patrimonio importante, contrastando il degrado documentato da un’approfondita ricognizione fotografica.
Grazie al contributo regionale promosso dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Blasioli e al supporto dell’Amministrazione Comunale, questa iniziativa ha potuto prendere forma, riportando alla luce un pezzo di storia locale. Inoltre, questa operazione contribuisce a migliorare la vivibilità del centro storico.
I Protagonisti del Recupero
L’inaugurazione delle Acquasantiere è il risultato di un grande lavoro di squadra. Per questo motivo, un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa:
- Danilo Oronzo, artista che ha donato un’opera significativa al progetto.
- Ditta A. Di Simone di Castelli, per la realizzazione delle ceramiche.
- Artigiano A. Valloscuro, che ha svolto il lavoro idraulico gratuitamente.
- Fabbro G. Longo e i muratori A. Aluculesei e G. Perilli, che hanno dedicato tempo e maestria ai lavori di restauro.
Un Momento di Festa e Riflessione
L’inaugurazione delle Acquasantiere non è solo un evento di celebrazione, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza dell’acqua nella storia e nella vita quotidiana della comunità angolana. Inoltre, questo progetto rappresenta un ponte tra passato e presente, unendo il valore della tradizione con la necessità di preservare e valorizzare le risorse idriche per le generazioni future.
di Enio Remigio
La Redazione de La Dolce Vita
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