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Scanno, una Perla Riflessa sul Lago

Scopri Scanno, una perla riflessa sul lago in Abruzzo, famosa per il suo borgo medievale, tradizioni antiche e meraviglie naturali.

Scanno: Una Perla Riflessa sul Lago Abruzzese

Il fascino del lago e dell’antico, le tradizioni e gli abiti femminili rendono il borgo della provincia aquilana tra i più visitati e fotografati al mondo.

“Scanno boy” o “Il bambino di Scanno” è una foto ritenuta tra le più belle al mondo, realizzata da Mario Giacomelli, esposta al MoMa di New York.

Il fotografo marchigiano, famoso per i suoi ritratti di paesaggi, non è stato l’unico professionista dell’immagine ad essere attratto dal borgo medievale appollaiato sul più grande lago naturale d’Abruzzo.

Questo luogo dal fascino senza tempo, è infatti noto come “La città dei fotografi” perché immortalato dai più autorevoli artisti dello scatto del ventesimo secolo.

Henri Cartier-Bresson, Renzo Tortelli, Hilde Lotz Bauer e lo stesso Giacomelli hanno puntato i loro obiettivi sugli antichi palazzi, la natura, la gente.

Scanno: una perla riflessa sul lago
Il borgo

La “Perla d’Abruzzo” e le sue Meraviglie

Non è difficile essere conquistati dalla “perla d’Abruzzo”, un posto incantato a 1050 metri di altitudine, incorniciato dal verde della Valle del Sagittario, abitato già in epoca romana. Il lago a forma di cuore è ricco di flora e fauna, premiato con la Bandiera Blu per le sue acque balneabili e la spiaggia attrezzata, i percorsi da scoprire a piedi o in bicicletta.

Il Borgo Scolpito nella Roccia

È questa la parte più affascinante di Scanno? Oppure è il piccolo paese scolpito nella roccia con i suoi viottoli, i palazzi gentilizi, le caratteristiche scalinate di ingresso chiamate cemmause? Un dubbio che le migliaia di turisti ogni anno in vacanza in questo fiabesco paese della provincia aquilana, forse non scioglieranno mai.

Esplorando Scanno: Tra Riflessi Lacustri e Tesori Nascosti

Scanno: Una Perla Riflessa sul Lago Abruzzese. Il lago ha il suo fascino naturale, impreziosito dal Santuario della Madonna del Lago o dell’Annunziata, una minuscola costruzione risalente al XVII secolo. Questo santuario è caratterizzato da affreschi realizzati nel ‘900 in stile neogotico veneziano.

Al centro del borgo c’è invece la chiesa principale, Santa Maria della Valle, realizzata in stile romanico. È abbellita da affreschi medievali ed un coro ligneo è custodito nel presbiterio.

Santa Maria della Valle

Dalla centralissima Piazza San Rocco, la cui maestosità è enfatizzata dall’imponente Palazzo Mosca (costruito nel XV secolo ed originariamente appartenuto ai baroni di Castrovalva), si può passeggiare seguendo un percorso “a ciambella”. Qui è possibile visitare i laboratori di arte orafa che dal 1600 contraddistinguono le attività produttive di questa cittadina.

Tra le creazioni più pregiati vi sono gli eleganti gioielli della Presentosa, forgiati in filigrana d’oro o d’argento, frutto di una meticolosa lavorazione artigianale.

Scanno: una perla riflessa sul lago_la tradizione
La tradizione

L’Arte del Tombolo e il Museo della Lana

Scanno è anche famosa per l’arte del tombolo, un rullo imbottito su cui, con l’ausilio di fuselli di ciliegio e spilli, le abili mani delle ricamatrici sviluppano lavori in cotone di rara bellezza. La storia del tombolo, importato nel borgo abruzzese nel 1700 da visitatori del nord Italia, è illustrata nel Museo della Lana, ex fabbrica situata nel centro storico, che raccoglie reperti di lavori artigianali del passato e documenta le origini della Valle del Sagittario.

La donna scannese

La Donna di Scanno: Icona della Bellezza

Ma la protagonista incontrastata di questo luogo, colei che contribuisce indiscutibilmente alla sua magia, è la donna scannese con il suo abito lungo, elemento simbolo dell’epopea pastorale dell’area.

La Tradizione degli Abiti Femminili

Una gonna lunga di panno è composta da 18 metri di stoffa. È lavorata a pieghe strette e punteggiata da fili dorati. All’interno, è presente una striscia di panno di lana rosso detta ‘la pedèra’, che protegge il capo dalla polvere. Il corpetto, chiamato ‘Ju cummudene’, è allacciato da una fila fitta di bottoni.

Le maniche sono larghe e a sbuffo sui polsi. ‘Ju cappellitte’ è il piccolo cappello a tamburo che competa un look unico, dal peso medio di 15 chili. La lady scannese, altera e misteriosa nel suo abito scuro, immortalata dai fotografi di tutto il globo, è la principale artefice della popolarità di Scanno.

Scanno: una perla riflessa sul lago_particolare

Cesidio Silla, rinomato fotografo del posto ed esperto di turismo, spiega come la tradizionale foggia femminile scannese stia diventando un ricordo da destinare a musei e archivi fotografici: <La maggior parte delle donne che usavano il nostro abito non c’è più. Sono rimaste in cinque o sei ad indossarlo ma di tratta di persone molto anziane che escono raramente di casa. Il paese perde inevitabilmente appeal senza le cosiddette “macchie nere”, nome attribuito alle scannesi per il loro look scuro>.

Per tenere viva la tradizione Piero Gavita, cultore del folklore locale, promuove l’affitto degli elaborati capi alle turiste, a prezzi popolari: <Ho convinto l’unica commerciante che noleggia ancora i costumi a praticare uno sconto del 30 percento alle signore in visita al nostro paese. Abbiamo promosso l’iniziativa su internet e stiamo ottenendo riscontri soddisfacenti>.

Offerta Ricettiva e Soggiorno a Scanno

L’offerta ricettiva di Scanno spazia da hotel, bed & breakfast, agriturismi, case in affitto nella natura o in appartamenti all’interno di palazzi nobiliari del centro storico. La selezione di un posto in cui soggiornare è strettamente legata al tipo di vacanza che ci si vuole regalare. E qui si torna all’amletico dubbio lago o borgo: dalle strutture che circondano l’enorme cuore d’acqua la vista è spettacolare, dall’alto dell’antico paese il panorama è mozzafiato. In centro si respira la storia, sul lago si vive il relax di un piccolo Eden. A Scanno qualsiasi scelta è quella giusta.

di Mila Cantagallo

PH. Cesidio Silla