Scuola. Affissioni shock di Pro Vita & Famiglia a Pescara per legge su libertà educativa delle famiglie

Pescara: manifesti di Pro Vita & Famiglia chiedono scuole libere dal gender e il diritto delle famiglie a scegliere l’educazione dei figli.

Scuole libere dal gender: manifesti shock a Pescara

Manifesti choc a Pescara: la campagna nazionale di Pro Vita & Famiglia contro i corsi gender nelle scuole

“Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso”. – Giulio, 13 anni.
“Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un
uomo” – Anna, 8 anni.
“La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle
femmine” – Matilde, 16 anni.

Le richieste dell’associazione: legge per la libertà educativa delle famiglie e stop agli attivisti LGBT+ nelle scuole

Sono questi i messaggi shock, accompagnati dai volti di bambini e adolescenti con uno zaino scolastico sulle spalle, che campeggiano sui manifesti della nuova campagna nazionale di affissioni lanciata oggi da Pro Vita & Famiglia Onlus a Pescara, per chiedere una legge che impedisca lo svolgimento di qualsiasi progetto sulla fluidità di genere in aula, il consenso informato preventivo dei genitori su ogni attività sensibile, la possibilità per le famiglie di poter esonerare i propri figli dai corsi gender e infine lo Stop agli attivisti LGBTQ+ nelle scuole.

Dopo Roma, la campagna tocca Pescara e si estende in tutta Italia

Le affissioni a Pescara arrivano dopo quelle di Roma – dove, tra l’altro, sono state già censurate dal Comune e vandalizzate – e toccheranno tante altre città in tutta Italia.

“Mio Figlio No”: la petizione per una legge contro l’ideologia gender nelle scuole italiane

“Troppe volte queste attività sono usate come cavallo di Troia per introdurre l’ideologia gender nelle scuole all’insaputa delle famiglie. L’iniziativa si affianca alla petizione popolare “Mio Figlio No. Scuole Libere dal Gender” già sottoscritta da quasi 30.000 cittadini, che chiede una legge chiara e vincolante: senza il consenso dei genitori nessuno può parlare di temi sensibili dentro la scuola.

Le segnalazioni dei genitori: progetti gender senza il consenso delle famiglie

Le frasi riportate sui manifesti si riferiscono a progetti gender realmente svolti nelle
scuole senza che i genitori fossero informati e coinvolti – spiega Carola Profeta,
referente del Circolo Territoriale di Pescara di Pro Vita & Famiglia Onlus. – Ogni
giorno Pro Vita & Famiglia riceve segnalazioni da parte dei genitori di attivisti Lgbt,
spesso travestiti da presunti “esperti”, che entrano nelle classi per parlare di transizione di genere, identità fluide, Carriera Alias e bagni neutri.

Scuole come “campi di rieducazione ideologica”? L’appello di Pro Vita & Famiglia al Governo

Le scuole italiane si stanno trasformando in enormi campi di rieducazione ideologica di massa e questo avviene tramite la sistematica esclusione delle famiglie. Con la campagna “Mio Figlio No. Scuole libere dal gender” chiediamo al Governo provvedimenti urgenti per restituire ai genitori italiani il diritto di educare liberamente i loro figli, come chiede l’83% degli italiani secondo un recente sondaggio svolto dall’istituto Noto” – conclude Profeta.

La Redazione de La Dolce Vita
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