Lupi a Città Sant’Angelo: emergenza sicurezza animale

Sei Lupi hanno sbranato un cavallo, due caprette e diciotto lepri

A Città Sant’Angelo, in contrada Cupello, sei lupi hanno sbranato un cavallo, due caprette e diciotto lepri all’interno di un recinto regolarmente custodito.
L’episodio ha coinvolto la famiglia di Luciano De Leonibus, testimone impotente di un attacco che ha messo in pericolo altri animali domestici e d’affezione della zona.
Le immagini a corredo del caso confermano la gravità della situazione: i lupi si stanno avvicinando sempre più alle abitazioni, creando allarme tra i residenti.

Avvistamenti di lupi in crescita in Italia

Negli ultimi anni, la presenza dei lupi si è estesa oltre le aree rurali, fino alle periferie urbane, alimentando un acceso dibattito nazionale.
L’incremento della popolazione lupina spinge i branchi a esplorare nuovi territori, in particolare quelli poco abitati, per ridurre la competizione alimentare.
La frammentazione degli habitat naturali, causata dall’urbanizzazione crescente, costringe i predatori a percorrere lunghe distanze in cerca di cibo e rifugio.

Rischi per la sicurezza pubblica e privata

Oltre ai danni per gli allevatori, si evidenzia un crescente timore tra le famiglie, preoccupate per l’incolumità dei bambini e degli animali domestici.
Diversi cittadini hanno raccontato incontri ravvicinati: un uomo ha avvistato cinque lupi a pochi metri; un altro ha visto due esemplari vicino a casa.
Gli attacchi causano gravi perdite economiche: nuovi recinti, spesso inadeguati, comportano spese ingenti che mettono in crisi l’economia rurale locale.

Sei Lupi hanno sbranato: Serve un intervento immediato e coordinato

Le conseguenze sociali dell’emergenza lupi portano, infatti, all’abbandono delle aree interne, aggravando ulteriormente la crisi del tessuto agricolo e delle comunità montane già vulnerabili. Inoltre, esperti e istituzioni chiedono misure urgenti e coordinate per garantire, in primo luogo, la sicurezza pubblica, tutelare la biodiversità e ripristinare l’equilibrio tra natura e presenza umana.
Pertanto, ignorare questa emergenza non è più possibile, poiché occorrono risposte concrete e tempestive che possano prevenire scenari futuri ancora più drammatici e difficili da gestire.

La Redazione de La Dolce Vita
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