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Non di solo penna

Sigillare la nostra Identità

Tanti e inaspettati sono i segni in documenti ed opere artistiche che richiamano il firmare, il sigillare la nostra identità su un materiale (si veda il mio ultimo contributo https://www.ladolcevita.tv/la-firma-nel-corso-dei-secoli/).

Cominciamo con i monogrammi.

Il monogramma (latino tardo monogramma e aggettivo del greco antico μονογράμματος, formato di una sola lettera, composto di μονο, uno solo e γράμμα, segno, figura, lettera) indica un insieme di più lettere congiunte e sovrapposte combinate fra loro, così da formare un solo segno grafico, generalmente in forma di croce, rettangolo o quadrato, solitamente usato per esprimere un nome proprio di persona.

Un luminoso e famoso esempio di monogramma personale è nella moneta di Teodorico (re degli Ostrogoti) coniata a Roma tra il 493 e il 518, visibile anche nei capitelli delle colonne del Palazzetto Veneto di Piazza del Popolo a Ravenna.

Sigillare la nostra Identità

Sigillare la nostra Identità

Il monogramma è una sorta di firma che attraverso l’uso di grafemi combinati a forme geometriche identifica una persona, istituzione o corporazione.

Nella basilica di San Lorenzo a Roma fuori le mura (V-VI sec. d. C.) in alcuni capitelli la firma si tinge di sfumature totemiche con il sauro (lucertola) e il batraco (rana).

Sigillare la nostra Identità

La Firma nel Medioevo: Una Garanzia dell’Opera

L’artista nel medioevo non vedeva nella firma una forma di autoespressione di marchio egoico, piuttosto si firmava solo per una questione di garanzia dell’opera e non per una autocelebrazione dell’ingegno personale associabile al diritto d’autore dei nostri giorni.

Il Diritto D’Autore

“Il diritto d’autore sarebbe stato inconcepibile, poiché si riteneva ovvio non esserci proprietà nel campo delle idee, quasi che queste appartengono a chi le accoglie: di conseguenza, chiunque fa una sua idea compie un’opera originale di messa in luce di ciò che scaturisce direttamente da una sorgente interiore”. (Ananda Kentish Coomaraswamy, La filosofia dell’arte cristiana e orientale, Abscondita, 2019)

Graffiti Medievali: Tracce di Identità

Continuiamo a viaggiare fra signa e firme con i graffiti (latino graphium, scalfittura, dal greco graphèin, scrivere, disegnare o dipingere).

Molta curiosità destano nell’affresco Madonna tra i santi Antonio e Bernardino, della seconda metà del 1400 (chiesa della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli a Perugia) alcuni graffiti, firme tracciate alla sinistra di San Bernardino con data e nome accompagnato da uno stemma della casa di appartenenza et consorta/ 1538/ Sebastian/ de Febvre.

Sigillare la nostra Identità

Il Rinascimento e l’Emergere dell’Individualità Artistica

Nel Rinascimento comincia ad emergere l’individualità dell’artista, firma come sigillo di personalità unica e irripetibile.

MICHEL.A [N] GELVS BONAROTVS FLORENT [InVS] FACIEBA [T] (Michelangelo Buonarroti di Firenze ha fatto questo) vergato sulla fascia che attraversa il petto della Vergine, ne La pietà, l’unica statua firmata da Michelangelo Buonarroti.

L’Aneddoto

Secondo un aneddoto un giorno Michelangelo sentì che alcune persone attribuivano il suo lavoro a Cristoforo Solari, un artista milanese e per evitare confusione firmò la sua creazione.

Sigillare la nostra Identità


L’Arte Contemporanea e la Sfida delle Firme

Con un salto di secoli raggiungiamo il controverso artista Piero Manzoni che nel 1960 presentò alla Galleria Azimut di Milano una delle performance più famose: la Consumazione dell’arte dinamica. L’artista firmò con l’impronta del pollice alcune uova sode che vennero consumate sul posto dal pubblico.

La Banconota di Warhol

E infine nota a molti è la banconota cartacea da un dollaro americano che Andy Warhol regalava ai partecipanti, con un suo autografo durante feste che organizzava alla Factory di New York, affinché tutti tornassero a casa con un’opera di Pop Art. La sua firma sulla banconota creava l’opera d’arte.

La Firma Come Storia Senza Repliche

In questo divagare fra firme e signa del passato e presente la firma resta e sempre resterà “una storia senza repliche”, come ha sinteticamente espresso la scrittrice Floriana Lauriola.

Fonti

“Fonte importante per il contributo è stata la visione e l’ascolto di video curati dall’Accademia di Alta formazione che organizza corsi di grafologia e perizia d’arte. Inoltre, di seguito troverete il link alla pagina Facebook dell’Accademia per ulteriori approfondimenti:

https://www.facebook.com/profile.php?id=100063723385304&sk=about

Per quanto riguarda i contenuti e le immagini, abbiamo fatto riferimento a diverse fonti. In particolare, abbiamo consultato:

https://numispedia.it/catalog/coin/1792

https://i0.wp.com/www.veja.it/wp-content/uploads/2017/02/san-lorenzo-capitello-romano-sauro-e-batraco-.jpg

La Basilica di S. Maria degli Angeli (PG) | Graffiti Medievali

https://bertolamifineart.bidinside.com/it/lot/50741/andy-warhol-pittsburgh-1928-new-york-/

https://www.ilsileno.it/rivistailsileno/2021/02/07/fotografare-losceno-il-piss-christ-di-andres-serrano/

https://www.arteworld.it/pieta-vaticana-michelangelo-analisi/

https://mazzoleniart.com/it/elenco_artisti/piero-manzoni/

Monica Ferri (grafologa)

https://www.facebook.com/monichar52