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Chieti, Mercorelli è una sicurezza: «Dobbiamo ricambiare la fiducia di società e tifosi»

Simone Mercorelli è una sicurezza a Chieti. Il portiere racconta la sua nuova avventura in neroverde e l’entusiasmo di una piazza.

Simone Mercorelli è una sicurezza a Chieti

CHIETI – Per questa categoria è una vera e propria garanzia. E lui quest’anno ha scelto di ripartire da Chieti. Non di certo una piazza come tutte le altre. Così per Simone Mercorelli è iniziata una nuova avventura.

Simone Mercorelli, portiere del Chieti

Simone Mercorelli è una sicurezza a Chieti: una sfida da vincere

Una nuova sfida da vincere. Sì, perché quest’anno la società neroverde con l’avvento della Virgo punta in alto. E a lui gli stimoli non mancano di certo. Del resto il suo curriculum parla chiaro. Due stagioni fa la vittoria del campionato di serie D con il Pineto. Lo scorso anno in C ha fatto da vice a Tonti, trovando poco spazio. Così ha scelto Chieti in estate, nonostante una situazione societaria che andava ancora definendosi. In neroverde ha ritrovato il suo ex compagno nel Pineto Cosimo Forgione. Poi alla truppa si è aggiunto un altro ex Pineto come Riccardo Della Quercia.

Simone Mercorelli è una sicurezza a Chieti: verso la sfida contro Senigallia

Oltre ad una grande personalità in mezzo al campo, Mercorelli ha dimostrato di essere abile anche con i piedi. In pratica lui rappresenta il prototipo del portiere moderno, in grado di far partire l’azione dal basso. Qualità che sono state determinanti già da queste prime giornate di campionato per la squadra di Ignoffo, che occupa il secondo posto in classifica. Alle spalle della Vigor Senigallia, prossima avversaria dei neroverdi. Dunque domenica sarà sfida al vertice. E intanto nell’ambiente si respira un clima di grande entusiasmo da parte del popolo neroverde. Uno stimolo in più per Simone Mercorelli. Per volare sempre più in alto.

Secondo posto in classifica e soprattutto un ambiente carico di entusiasmo per l’avvento della nuova società…

«E’ una cosa positiva, bella perché ci spinge a fare sempre meglio. Per un giocatore se hai delle garanzie dietro è il massimo. È fondamentale avere una società solida con idee chiare. Ci godiamo tutto con la consapevolezza che è qualcosa che va meritato giorno dopo giorno».

Domenica sfida al vertice contro la Vigor Senigallia, che partita vi aspetta?

«Secondo me ci aspetta una partita tosta come tutte quelle del girone. Io preferisco giocare queste partite qui, anziché quelle con squadre che si chiudono. Perché queste squadre ti permettono di giocare di più, ci sono più spazi. L’importante però e il non concedere tanto».

Dopo l’addio al Pineto, come mai hai scelto il Chieti?

«All’inizio tutti mi dicevano di non scendere in D. Ma io sono un giocatore carismatico e di personalità, mi piace soprattutto sentirmi parte di un progetto e essere protagonista. Quando mi ha chiamato Daniele Ferro sono stato travolto dalla sua esuberanza. Il Chieti mi ha voluto concretamente e ad oggi è stata una scelta azzeccata».

La Virgo ha posto degli obiettivi davvero ambiziosi. Cosa ti aspetti dalla nuova società?

«Più che dire cosa mi aspetto dalla società, dico quello che mi aspetto dalla squadra. Noi dobbiamo ricambiare la fiducia. La fiducia è anche quella che ci viene data dai tifosi. C’è professionalità sia da parte della società e sia da parte dei giocatori. Per il resto, non mi sbilancio per scaramanzia».

Mercorelli festeggia con i suoi compagni sotto la Curva Volpi

Simone Mercorelli è una sicurezza a Chieti: “I tifosi sono fantastici e ci danno una carica straordinaria”

A Chieti i tifosi vi stanno dimostrando davvero tanto sostegno e attaccamento…

«I tifosi a mio parere sono fantastici. Io sento proprio l’attaccamento, anche nei giorni che non sono la domenica. Qui ti senti importante e senti tanta responsabilità positiva. Hai voglia di allenarti e migliorare, hai uno stimolo in più. È qualcosa di straordinario. E per questo possiamo solo ringraziarli».

Siamo solo a inizio stagione, ma tu chi temi di più in questo girone per la vittoria finale?

«Io in maniera soggettiva dico che è un campionato equilibrato. Noi dovremmo essere la squadra più temuta. Io in un certo senso temo quelle squadre che già dallo scorso anno hanno avviato un progetto, come L’Aquila e la Sambenedettese. Le sorprese possono essere anche la Vigor Senigallia e la Recanatese, che mi sorprende vedere ancora a zero punti. Però i campionati si vincono a maggio. Dipende da noi e dal campionato che faremo».

Con il Pineto hai vinto il campionato due stagioni fa. Cosa ha rappresentato per te questa società?

«Quando penso al Pineto penso al presidente Silvio Brocco e a tutte le persone che sono all’interno. Io sono stato quattro anni. È stata una parte importante della mia vita, non solo della mia carriera. Sarò sempre grato dell’opportunità che mi hanno dato e che mi sono tenuta stretta. A quello che poi ci ha portato alla vittoria del campionato. Quello che sono dentro al campo, lo devo alle partite che ho vinto e a quelle che ho perso».

3-10-2024 Daniele Rossi