La situazione critica dei tribunali sub provinciali in Abruzzo
Nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, Giampaolo Di Marco, segretario generale dell’ANF (Associazione Nazionale Forense), ha espresso serie preoccupazioni sulla situazione critica dei tribunali sub provinciali in Abruzzo. Dopo un anno di attesa, Di Marco ha sottolineato che il problema non si è risolto, e la situazione sembra essere stagnante.
Il rischio di una chiusura imminente e la gestione dei processi
Un elemento centrale delle preoccupazioni riguarda il possibile rinvio della chiusura di quattro tribunali sub provinciali, che potrebbe aumentare la competenza dei giudici di pace. Di Marco ha ricordato che la gestione di questi tribunali spesso dipende dalle risorse economiche degli Enti locali, che potrebbero non essere sufficienti. Inoltre, la gestione dei rinvii dei processi a partire da marzo sembra un compito arduo e complesso.
La resistenza alla soluzione della geografia giudiziaria
Il segretario generale dell’ANF ha segnalato una forte resistenza da parte di alcuni capi di uffici accorpanti alla soluzione proposta. Tali resistenze potrebbero ostacolare il cambiamento e il miglioramento della geografia giudiziaria, che dovrebbe essere diffusa e più prossima alla gente. Di Marco ha sottolineato che il rifiuto di un ripensamento potrebbe peggiorare la situazione.
Il rischio di desertificazione della legalità e della giustizia
Per Di Marco, il depotenziamento della giustizia in alcuni territori comporta un grave rischio di desertificazione legale. Ciò potrebbe aprire la porta a fenomeni criminali sempre più evidenti, minacciando la sicurezza e l’ordine pubblico. Inoltre, la perdita di presidi di legalità potrebbe contribuire alla desertificazione residenziale.
Situazione Critica dei Tribunali in Abruzzo: necessità di un intervento politico urgente
Di Marco ha esortato la politica a intervenire rapidamente per risolvere la questione. Solo con una riforma condivisa, che preveda una giustizia efficiente e vicina ai cittadini, sarà possibile evitare l’instaurarsi di problemi più gravi. Il segretario generale dell’ANF ha auspicato che l’Abruzzo possa diventare un modello di giustizia anche per altre realtà del Paese.