Spiritualità e cultura educativa nell’800 aquilano: Maria Ferrari e Barbara Micarelli
l Rotary Club L’Aquila, nell’ambito della rassegna “Marzo in Rosa”, ha organizzato per il 19 marzo, alle ore 17:00 presso il Palazzetto dei Nobili, un incontro di riflessione dal titolo “Spiritualità e cultura educativa nell’800 aquilano: Maria Ferrari e Barbara Micarelli”. L’evento vedrà la partecipazione dell’assessore comunale alle Pari Opportunità, Avv. Ersilia Lancia, e della presidente del Rotary, Dott.ssa Nicoletta Proietti.
“Donne straordinarie che hanno cambiato l’Aquila: la loro storia merita di essere raccontata!”
A guidare la discussione sarà il Prof. Fabrizio Marinelli, avvocato, professore universitario e storico di grande rilievo, il quale ripercorrerà le opere e l’eredità lasciata da due figure femminili di spicco dell’Ottocento aquilano.
Fabrizio Marinelli: un esperto di storia e diritto
Il Prof. Fabrizio Marinelli (L’Aquila, 1952) ha una lunga carriera accademica e professionale. Infatti, laureatosi in giurisprudenza a soli ventidue anni presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha poi intrapreso una carriera come docente e ricercatore.
Inoltre, ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di prorettore dell’Università degli Studi dell’Aquila per otto anni, oltre a essere uno dei massimi esperti italiani di usi civici e storia delle codificazioni. Attualmente è Presidente della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi.
“Un viaggio nel tempo per scoprire le protagoniste dell’educazione e della spiritualità aquilana!”
Attraverso il suo intervento, Marinelli guiderà il pubblico alla scoperta della vita e delle opere di Maria Ferrari e Barbara Micarelli, due donne che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della città dell’Aquila.
Maria Ferrari: una vita dedicata alla carità e all’educazione
Maria Ferrari nacque il 29 marzo 1824 a L’Aquila in una famiglia numerosa e benestante. Fin da giovane, si distinse per la sua dedizione ai più bisognosi. Le difficoltà personali, come la perdita della sorella e del padre, rafforzarono la sua vocazione alla carità e all’educazione.
Nel 1856, infatti, divenne benefattrice dell’asilo per fanciulle abbandonate, collaborando con le Suore Stimmatine. Con l’avvento dei Sabaudi e la laicizzazione degli istituti religiosi, la Ferrari intensificò la sua opera a favore degli indigenti, arrivando a fondare le Suore Zelatrici del Sacro Cuore di Gesù nel 1893.
“Maria Ferrari: la donna che sfidò il tempo per aiutare i più deboli!”
Attraverso la sua azione instancabile, Maria Ferrari trasformò la sua casa in un rifugio per anziani e ammalati, portando avanti la sua missione fino alla sua scomparsa, avvenuta l’11 febbraio 1896. Oggi, infatti, è in corso il processo di beatificazione.
Barbara Micarelli: una missione ispirata da San Giuseppe e San Francesco
Barbara Micarelli nacque a Sulmona in una famiglia numerosa. Durante la sua giovinezza, si ammalò gravemente ma guarì miracolosamente per intercessione di San Giuseppe. Questo evento segnò profondamente la sua vita, portandola a scegliere una strada di consacrazione ai più bisognosi.
“Dall’infermità alla missione: il cammino straordinario di Barbara Micarelli!”
Seguendo la spiritualità francescana, Barbara fondò l’Istituto delle Terziarie Francescane di Gesù Bambino, dedicato ai poveri, ai piccoli e agli orfani. La sua vocazione si concretizzò nel Natale del 1879, quando ricevette l’abito religioso prendendo il nome di suor Maria Giuseppa di Gesù Bambino.
Inoltre, la sua opera si diffuse rapidamente, offrendo supporto e speranza a centinaia di bisognosi. Il suo stile di vita, povero e gioioso, incarnava perfettamente l’ideale evangelico francescano.
L’eredità culturale e spirituale delle due educatrici
Maria Ferrari e Barbara Micarelli hanno segnato profondamente il panorama educativo e religioso dell’Aquila. Attraverso il loro impegno, hanno testimoniato il valore della solidarietà e della dedizione agli ultimi, lasciando un’eredità che ancora oggi ispira la comunità.
Spiritualità e cultura educativa: il Rotary L’Aquila celebra
“L’Aquila e le sue eroine dimenticate: riscopriamo insieme il loro straordinario contributo!”
L’evento del 19 marzo rappresenta un’occasione imperdibile per conoscere la storia di queste due donne straordinarie e comprendere come la loro opera abbia ancora oggi un impatto significativo sulla città.