Cala il sipario su TenerAmente verso un’infanzia felice: un manuale per il futuro delle famiglie fragili
Il progetto “TenerAmente verso un’infanzia felice” si conclude con la pubblicazione di un manuale per ascoltare e rispondere ai bisogni delle famiglie più vulnerabili. Dopo tre anni di attività su scala nazionale, l’iniziativa, coordinata dalla Fondazione CESVI, ha coinvolto Pescara, Bari, Catania, Napoli e Bergamo, attivando risorse locali e iniziative di supporto per i più piccoli e i loro genitori.
La cooperativa sociale Orizzonte e il Comune di Pescara
A Pescara, la cooperativa sociale Orizzonte e il Comune hanno offerto un ampio ventaglio di servizi e attività presso lo spazio tEssere in via Tavo n. 248, con l’obiettivo di contrastare il maltrattamento infantile e sostenere le famiglie con bambini da 0 a 6 anni in condizioni di vulnerabilità.
Le figure coinvolte nel progetto
L’evento conclusivo si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con la partecipazione di importanti figure tra cui Antonella Marchetti, direttrice del Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica, Stefano Piziali, direttore generale di Cesvi, e Maria Teresa Serranò dell’Impresa Sociale Con i Bambini
La presentazione del manuale a Milano
Durante l’incontro, oltre a illustrare i risultati del progetto, è stato presentato il manuale “TenerAmente: ascoltare i bisogni delle famiglie fragili e promuovere la resilienza assistita”, una guida pratica che raccoglie le metodologie sperimentate e le buone pratiche sviluppate, a disposizione di operatori e enti impegnati nella prevenzione e nel trattamento del maltrattamento infantile.
Un impegno su cinque città italiane
Il progetto ha operato attivamente in cinque città italiane, ciascuna caratterizzata da diverse peculiarità socio-culturali, che hanno servito come terreno di sperimentazione e adattamento di un modello teorico. Grazie all’esperienza diretta sul campo, il modello è stato progressivamente affinato. Inoltre, attraverso laboratori, consulenze psico-pedagogiche e percorsi di home visiting, il progetto ha coinvolto oltre 500 beneficiari, tra bambini e adulti di riferimento, generando un impatto positivo e duraturo nelle comunità locali.
I risultati a Pescara: numeri e testimonianze
Claudia Vitelli, coordinatrice della cooperativa Orizzonte di Pescara, ha sottolineato i numeri significativi raggiunti:
“Sono circa 183 i destinatari intercettati e 108 i minorenni presi in carico; i genitori coinvolti sono stati 118, mentre complessivamente quelli che hanno partecipato alle attività sono stati 164. Queste famiglie provengono da tutti i quartieri di Pescara, non solo da quello in cui si sono svolte le attività.”
Vitelli ha anche evidenziato il valore formativo per gli operatori coinvolti, i quali hanno avuto l’opportunità non solo di ampliare le proprie competenze, ma anche di confrontarsi con esperti di altre città. Inoltre, questa esperienza ha permesso loro di scambiare buone pratiche e strategie efficaci, arricchendo ulteriormente il loro bagaglio professionale
Un supporto duraturo per famiglie e operatori locali
L’assessore alle politiche sociali del Comune di Pescara, Adelchi Sulpizio, ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti dal progetto:
“I genitori hanno chiesto e ottenuto il supporto di cui avevano bisogno, e il rapporto con gli operatori continua anche ora. Le attività laboratoriali hanno rappresentato un’esperienza arricchente per i bambini e uno strumento per affrontare fragilità familiari. Gli spazi di via Tavo, a Villa del Fuoco, sono stati riqualificati, trasformandosi in luogo di incontro e condivisione per tutta la comunità.”
Il manuale operativo: un’eredità per il futuro
Tra i risultati di maggior valore del progetto vi è il manuale operativo “TenerAmente: ascoltare i bisogni delle famiglie fragili e promuovere la resilienza assistita”. Il testo raccoglie le buone pratiche sperimentate in questi tre anni e rappresenta una guida preziosa per chi desidera implementare modelli di supporto innovativi e basati su esperienze sul campo, favorendo la resilienza e il benessere delle famiglie più vulnerabili.