Un Progetto per Contrastare la Fuga di Cervelli
La Regione Abruzzo lancia Eurema, un Progetto per Contrastare la Fuga di Cervelli. Un’iniziativa per formare giovani laureati e facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Con un finanziamento di 1,9 milioni di euro nell’ambito dell’Fse Plus 2021-2027, il progetto punta sulla formazione all’estero e sul successivo inserimento lavorativo in aziende abruzzesi. L’assessore alla Formazione, Roberto Santangelo, ha firmato una convenzione con i rettori delle tre università abruzzesi: Liborio Stuppia (Chieti-Pescara), Christian Corsi (Teramo) ed Edoardo Alesse (L’Aquila).
Erasmus Avanzato per Competenze Lavorative
Santangelo definisce Eurema un “Erasmus avanzato” perché offre agli studenti abruzzesi un’esperienza di formazione all’estero. Infatti, li aiuta ad acquisire competenze utili per il mercato del lavoro. Il progetto, inoltre, non si limita alla formazione, ma sviluppa abilità professionali che le aziende locali valorizzano con tirocini extracurriculari. In questo modo si creano così un collegamento diretto tra studio e lavoro. Infine, Eurema persegue un doppio obiettivo: da un lato, offre ai giovani un’esperienza internazionale; dall’altro, incentiva il loro rientro in Abruzzo, contrastando così la fuga di cervelli.
Ruolo delle Università Abruzzesi nel Progetto Eurema
L’Università D’Annunzio, capofila del progetto, insieme alle altre università, selezionerà studenti e laureati in base alle richieste aziendali. Infatti così, garantisce un’efficace connessione tra formazione e lavoro. La Regione Abruzzo, inoltre, finanzierà interamente i tirocini extracurriculari nelle aziende locali, mentre coprirà il 50% della mobilità all’estero, completata dai fondi Erasmus, assicurando così maggiori opportunità ai giovani.
Un Progetto per Contrastare la Fuga di Cervelli: Nuova Visione di Università e Mercato del Lavoro
Il rettore Liborio Stuppia dell’ Università D’annunzio di Chieti e Pescara ha sottolineato come il progetto Eurema trasforma l’università in un centro di formazione concreta. Infatti crea competenze utili al mercato del lavoro e, inoltre, rafforza il legame tra studio accademico e occupazione giovanile.