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Allarme dell’ordine dei Medici: Gli effetti devastanti della Cocaina Rosa

In aumento l’Uso di ‘Cocaina Rosa’ tra i Minorenni

Sta emergendo una nuova preoccupante tendenza tra i più giovani: l’uso di una sostanza stupefacente comunemente chiamata ‘cocaina rosa’. Nonostante il nome, questa droga ha poco in comune con la cocaina tradizionale, essendo spesso una fenetilamina di laboratorio (nota come 2C-B), oppure una miscela di altre sostanze psicoattive con colorante rosa. Si assume per inalazione, come la cocaina, e il suo costo elevato – fino a 400 euro al grammo – ne ha fatto un simbolo di status tra consumatori facoltosi.

Giro di spaccio nei quartieri di Roma

Secondo recenti indagini della Polizia di Stato, la ‘cocaina rosa’ è diffusa in alcune aree specifiche della Capitale, in particolare nei quartieri Parioli, Salario-Trieste e piazza Bologna. Gli agenti in borghese stanno presidiando da settimane le zone esterne di bar e discoteche, dove la droga è frequentemente smerciata a giovani e giovanissimi, anche minorenni. Un metodo di consegna particolarmente ingegnoso scoperto durante le operazioni di polizia è quello di nascondere la droga in lampade di sale, utilizzate per trasportare fino a 500 grammi di sostanza alla volta.

Gli effetti devastanti dell’uso di ‘cocaina rosa’

Antonio Bolognese, responsabile scientifico della Commissione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma, ha lanciato un allarme sugli effetti devastanti della sostanza. “La cocaina rosa ha un’azione immediata sul cervello, generando una rapida sensazione di piacere che si dissolve velocemente. Tuttavia, come tutte le droghe, può causare dipendenza e gravi stati psicotici”, ha spiegato Bolognese. La sua pericolosità è amplificata dal fatto che è particolarmente diffusa tra i giovani, che spesso non sono consapevoli delle conseguenze a lungo termine.

Campagna di sensibilizzazione nelle scuole di Roma

Per contrastare la diffusione di questa droga, l’Ordine dei Medici di Roma, tramite l’Associazione Ets Osservatorio sulle Dipendenze, presieduta dallo psichiatra Alessandro Vento, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione nelle scuole e nei centri sportivi della Capitale. L’iniziativa, supportata dalla Fondazione Roma, si concentra sulla prevenzione primaria precoce, considerata la chiave per evitare che i giovani entrino in contatto con queste sostanze già dall’adolescenza.

Il metodo della peer education

Il metodo utilizzato nelle campagne di prevenzione è quello della peer education, in cui piccoli gruppi di studenti (non più di sei) vengono informati sui rischi delle sostanze stupefacenti. A loro volta, questi ragazzi diffondono il messaggio tra i loro coetanei attraverso laboratori interattivi, utilizzando un linguaggio adatto alla loro età. Secondo Bolognese, il metodo si è dimostrato molto efficace, con un miglioramento del 70% nella conoscenza degli studenti sulle droghe e sugli effetti delle dipendenze.

Importanza della prevenzione e della repressione

Uno degli ultimi incontri si è svolto presso una scuola a Villa Flaminia, dove ragazzi di circa 14 anni hanno dimostrato grande interesse riguardo alla ‘cocaina rosa’. “Le domande che ci hanno posto sono un chiaro segno che l’argomento è di stretta attualità”, ha dichiarato Bolognese, sottolineando l’importanza di affrontare temi legati alle dipendenze in modo aperto e informato. Parallelamente alla prevenzione, è fondamentale anche l’azione repressiva delle forze dell’ordine, che continuano a condurre operazioni di contrasto alla diffusione di queste sostanze.