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Samb, Palladini fiducioso per il big match contro il Chieti: «Abbiamo trovato la giusta quadratura»

Verso la sfida di Chieti

San Benedetto del Tronto verso la sfida di Chieti. Di battaglie ne ha combattute davvero tante in carriera. Sia da calciatore che da allenatore. Ottavio Palladini sa bene come si vivono certe sfide. E Chieti-Sambenedettese di domenica sarà un vero e proprio scontro diretto per i rossoblù.

Sambenedettese in testa alla Classifica

Una Samb che vive un buon momento, frutto delle due vittorie consecutive che hanno prodotto il primo posto solitario in testa alla classifica va verso la sfida di Chieti. A distanza di sette giorni dal successo contro l’Ancona, gli uomini di Ottavio Palladini sono attesi da un’altra partita di cartello. E di fronte troveranno una squadra che insegue a due lunghezze in classifica. I neroverdi avranno dalla loro il ritrovato entusiasmo della piazza, grazie soprattutto all’avvento della nuova proprietà. Saranno 650 i tifosi rossoblù al seguito della Samb. Biglietti polverizzati nel giro di pochi minuti, come accade praticamente in tutte le trasferte dei marchigiani. A testimonianza della passione di una città intera. Lo sa bene Ottavio Palladini, che a San Benedetto è nato e cresciuto. Indossando la maglia della Sambenedettese già da calciatore.

Nel segno della sambenedettesità, Verso la sfida di Chieti

Una Samb che dunque viaggia sempre più nel segno della sambenedettesità. E poi Palladini su questa panchina è riuscito a vincere ben tre campionati, uno di Eccellenza e due di serie D. E il tecnico di certo non poteva rifiutare l’allettante proposta del presidente Massi la scorsa estate. In quella che non potrà mai essere una piazza come tutte le altre. Qui il calcio viene vissuto in maniera viscerale. Domenica al Riviera delle Palme contro l’Ancona c’erano quasi 6500 spettatori sugli spalti. Ma Palladini non è uno che si lascia trasportare dai facili entusiasmi. Mercoledì ci sarà il match di Coppa Italia contro la Vigor Senigallia. Ed è previsto un ampio turn over per dare spazio alle seconde linee.

Modulo fluido

Il tecnico ha trovato una quadratura a livello tattico con il modulo 4-2-3-1. Un modulo fluido, che muta in fase di non possesso. Trama su cui Palladini ha lavorato tanto in queste settimane, prodigandosi sempre in consigli e indicazioni verso i suoi giocatori nelle sedute che si alternano tra Monsampolo e il campo Ciarrocchi a Porto D’Ascoli. Dove spesso è comparso anche Vittorio Massi. Inutile dire che questo Chieti-Samb ha un sapore diverso dalle altre partite. Sarà anche per il fascino che evoca una sfida che riporta inevitabilmente ad altre epoche. E ad altre categorie. Ma il pensiero di Palladini è rivolto solo al presente. Perché la Samb è onore ma anche onere. È tutto racchiuso in una linea sottile.

Domenica Verso la sfida di Chieti, un match attesissimo da entrambe le parti. Come ci arriva la tua squadra a questa partita?

«Ci arriviamo sereni e tranquilli, sapendo che è una partita difficile ma non da ultima spiaggia, contro una società forte e una squadra blasonata».

Siete reduci da due vittorie consecutive, l’impressione è che questa Samb abbia raggiunto una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e riesca ad esprimere a pieno il suo potenziale…

«Al di là della consapevolezza, abbiamo trovato una quadratura giusta e questo ci aiuta a tenere meglio il campo. E ad avere fiducia. Il gruppo si sta cementando. Non dimentichiamoci che la nostra è una squadra nuova e ci vuole del tempo. Bisogna trovare gli equilibri giusti. Questa è una squadra che può fare di più, con una rosa ampia. Siamo sulla strada giusta, ma il campionato è difficilissimo».

Mercoledì in coppa contro la Vigor Senigallia è previsto un ampio turn over. Quanto questo impegno infrasettimanale potrebbe influire sulla preparazione alla sfida di domenica?

«Sinceramente per noi non influirà. Ho una rosa ampia, giocherà chi avrà giocato di meno per fare minutaggio e passare il turno. Noi ci teniamo a fare bella figura».

A livello tattico, sei riuscito a trovare la quadratura con il modulo 4-2-3-1. Un sistema di gioco che esalta anche le caratteristiche di giocatori come Kerjota e Lonardo, abili nella rifinitura e nell’inserimento. Come sei arrivato a questo sistema di gioco?

«Su Lonardo noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio. Anche insieme al direttore sportivo De Angelis noi parlammo e dicemmo che poteva crescere. Io in estate avevo già provato a fare questo modulo. Poi Lonardo è cresciuto e si è ritagliato questo spazio, ma lui non deve mollare perché dietro scalpitano. Ha ampi margini di miglioramento».

Sei tornato in panchina domenica scorsa dopo una lunga squalifica di quattro turni. Quanto è stata dura rimanere fuori tutto questo tempo?

«E’ stata dura, perché poi restare fuori per quattro partite per non avere fatto nulla o per avere protestato in modo civile mi dispiace. Ma sapevo che in panchina c’erano Voltattorni e Mancinelli, con cui lavoro insieme e sapevo quale potesse essere l’andamento delle partite».

Il presidente Massi ti ha voluto fortemente riportare su questa panchina, dove hai già vinto tre campionati. Scelta nel segno della sambenedettesità. Cosa ha voluto dire per te tornare a guidare questa squadra?

«Come ho già detto, non me lo aspettavo. Perché gli ultimi due anni ho allenato in Eccellenza e in Promozione. Devo ringraziare il Porto Sant’Elpidio che mi ha fatto lavorare. Il presidente mi aveva già cercato al Porto D’Ascoli e quest’anno ha voluto dare un segnale di sambenedettesità. La responsabilità è grande, ma ci si deve provare a vincere questo campionato. Massi ha ridato entusiasmo alla piazza, che negli ultimi anni lo aveva un po’ perso. È stato merito suo».

All’Angelini troverete un ambiente carico di entusiasmo per l’avvento di questa nuova proprietà molto ambiziosa. Che Chieti ti aspetti domenica?

«Mi aspetto una squadra forte che vorrà vincere, con una società solida che ha voglia ed entusiasmo. Noi andremo a fare la nostra partita con le nostre armi. Faremo la nostra partita rispettando l’avversario. Avremo davanti una squadra ambiziosa».

Secondo te per la vittoria finale sarà proprio il Chieti l’avversario da battere?

«Sicuramente il Chieti è una di quelle. Ma anche l’Aquila è una squadra che può stare lì davanti con l’Atletico Ascoli e il Fossombrone come outsider. Poi c’è anche la Vigor Senigallia. Ma i campionati sono lunghi e difficili».

6-11-2024 Daniele Rossi